Psychotherapeutic support for mistreated children

Project location: Italy, Rome
Project start date: October 2002 - Project end date: October 2003
Project number: 2002-12
Beneficiary: Bambini nel Tempo

IL MESSAGGERO 

Mercoledì 15 Marzo 2006

       La struttura comunale fa il punto sui suoi 8 anni di attività. Il direttore scientifico Cancrini: «Pedopornografia, fenomeno preoccupante»

      Abusi su minori: è allarme trascuratezza

      Il Centro d'aiuto al bambino: su 363 assistiti, il 26% non riceveva attenzioni dai genitori

      di RAFFAELLA TROILI

 

      Trascurati, soprattutto. Il male quotidiano peggiore che si possa fare a un bambino. Sono 440 i minori trattati fino ad oggi dal Centro di aiuto al bambino maltrattato e alla famiglia, da otto anni gestito dall'associazione Bambini nel tempo onlus in convenzione con l'ufficio minori del Comune. Una struttura di secondo livello che riceve le segnalazioni di servizi sociali di base e Tribunale. «Quattrocentoquaranta bambini che propongono problemi gravi - ha spiegato Luigi Cancrini, direttore scientifico del Centro - Perché i maltrattamenti infantili esistono in questa città, ci sono bambini che soffrono in modo drammatico e spaventoso. Ma tra loro, e chi potrebbe ascoltarli, ancora c'è molta distanza». Un intervento accorato, doloroso quello di Cancrini. Nel giorno in cui si è fatto un punto, in Comune, sul lavoro svolto e bene, dal suo Centro. «Il bambino maltrattato, abusato, reagisce chiudendosi in se stesso, quel che si vede è solo un suo star male non specifico. Perché diventi racconto, devono esserci piani di ascolto: per farlo, deve mettersi contro la famiglia, gli adulti da cui dipende. E' un lavoro lungo e difficile. Abbiamo psicoterapeuti sperimentati e forti, perché quando i bambini decidono di parlare si alzano bufere». Allarme pedopornografia. L'ha lanciato Cancrini, per far capire che il problema esiste ed è tra noi. «E' importantissimo che la pedopornografia sia perseguita col lavoro delle forze dell'ordine. Ed è importante che ci sia una legge severa. Però abbiamo bisogno anche di un grande esercito di persone che ascoltino i bambini, la loro sofferenza. Serve professionalità e serve presenza. Il semplice esistere del nostro Centro sta facendo venire fuori in modo sempre più drammatico una quantità di domanda che altrimenti non si sarebbe espressa. E la produzione di materiale pornografico su minori si fa anche qui: sì, viene prodotto qui, in questa città, lo stiamo verificando. E' un fenomeno squallido ed emergente, perché c'è un'industria che tira, e non va trascurato. Quando il minore racconta, troppo tempo è passato». I dati. Dei 440 minori segnalati al Centro di Cancrini, 363 (143 maschi, 220 femmine) sono stati presi in carico, per gli altri 77 è stata fatta solo una consulenza ai servizi. La percentuale maggiore di segnalazioni è arrivata dal Municipio XI, seguito dal X e quindi dal VI. Nel 47% dei casi le vittime avevano un'eta compresa tra 0 e 5 anni, il tipo di violenza più frequente riscontrata dal centro è stata la trascuratezza (26%), seguita da abuso psicologico (24), sessuale (18), violenza fisica (13). «Un quarto dei 440 bambini seguiti con un'età inferiore a 10 anni ha subito abusi sessuali», ancora Cancrini. In 48 casi, grazie ai racconti dei bambini, è stata presentata denuncia all'autorità giudiziaria per reati penali. A colpire il sindaco Walter Veltroni, soprattutto, il picco della trascuratezza. «Applicata a un bambino fa più male dell'abuso perché vuol dire che i genitori lo lasciano in uno stato di abbandono e il bambino deve pensare da solo a se stesso, alla sua sopravvivenza. E' indice del diffondersi di un male che riguarda il modo di guardare ai bambini in questa società, bulimica e rapace, educata a prendere e non a dare».  «Il centro, fortemente voluto dal Comune - è intervenuta l'assessore Raffaela Milano - è un tassello di tutta una serie di servizi messi in atto in città. Si occupa di una violenza meno visibile, che avviene tra le mura domestiche, in famiglie trasversali, dove molti papà sono dei professionisti. E accompagna le vittime di violenza fino all'età adulta». La Milano ha sottolineato l'importanza di un sempre più forte coinvolgimento degli operatori scolastici, definendoli «sentinelle»; mentre Simonetta Matone, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni e membro del comitato scientifico della Fondazione Vodafone (insieme alla Fondazione Peretti sostiene il progetto "Contrasto e cura del maltrattamento e dell'abuso in danno ai minori" proposto da Bambini nel tempo), ha ricordato il rapporto di lavoro privilegiato che esiste tra il Tribunale e il Centro di Cancrini, «una realtà che funziona». 

 

«Tre bimbi su dieci subiscono molestie»

 

 Infanzie spaventose all'interno di famiglie sofferenti. Un grido d'allarme lanciato anche da Roberto Ianniello, giudice presso il Tribunale per i Minorenni di Roma. «E i Municipi più problematici sono quelli che si servono meno del Centro, l'VIII, il XII, il XIII».  C'è ancora tanto da fare, per Roberto Ianniello. «Per esempio, aiutare le scuole a capire di più l'abuso al bambino, a capire quel quotidiano prendersi un po' della personalità del proprio figlio che fanno ogni giorno i genitori». Soprusi quotidiani, piccole e grandi violenze, psicologiche e fisiche. «Microabbandoni, svalutazioni - ancora il giudice - vedo genitori che non rispondono ai bisogni dei loro piccoli, li trascurano, li picchiano, ne abusano, anche». Parla e sembra che tutti questi casi gli stiano sfilando, nomi e cognomi, davanti agli occhi. «Il 30 per cento dei minori in questa città è sottoposto ad abuso. A tutte quelle forme di maltrattamento che fanno sentire i bambini non amati. L'abuso è una situazione, non un comportamento. Basta guardarsi intorno per scorgerlo». Ed è trasversale ai ceti sociali, anzi, come ha sottolineato anche il sindaco Walter Veltroni non sempre al disagio sociale corrisponde la presenza di questo tipo di violenze sui minori.  «Quanto alla valenza del Centro di aiuto ai bambini maltrattati, - ha chiuso il giudice Ianniello - la sua valenza la constatiamo quotidianamente. C'è solo a Roma, ma le altre province del Lazio nascondono casi aberranti di violenza su minori, realtà primordiali. La provincia non è quell'idillio che si vuole ritenere, ma nasconde invece aberrazioni...».

      R.Tro.

Bambini nel Tempo
think global, act local
you are here: Home  > Projects:  Charity or Europe  (or Both)  > 2002-12  > Press Review